L’astroturismo nelle aree rurali rappresenta una nuova frontiera del turismo esperienziale e sostenibile. È questo l’ambito in cui si è inserito con successo il progetto europeo STARLIGHT, finanziato dal programma Erasmus+ e concluso nel gennaio 2025. Il GAL Escartons e Valli Valdesi ha partecipato come partner, insieme a enti pubblici e organizzazioni di sei Paesi europei (Italia, Austria, Bulgaria, Germania, Slovenia e Spagna).
L’idea alla base del progetto è stata semplice e innovativa: valorizzare i cieli bui delle aree interne, sempre più rari, come risorsa ambientale e culturale per contrastare lo spopolamento e creare nuove opportunità professionali. L’inquinamento luminoso, infatti, incide negativamente sulla biodiversità e sull’equilibrio degli ecosistemi notturni, ma può essere anche il punto di partenza per sviluppare nuove forme di turismo legate all’osservazione astronomica e alla sensibilizzazione ambientale.
Il progetto ha ricevuto un importante riconoscimento a livello europeo: STARLIGHT è stato selezionato come buona pratica dal Rural Pact, l’iniziativa della Commissione Europea che promuove strategie innovative per uno sviluppo rurale inclusivo e sostenibile.
Un modello innovativo premiato dal Rural Pact
Il Rural Pact è un’iniziativa chiave della Commissione Europea, creata per dare attuazione alla Visione a lungo termine per le aree rurali dell’UE, con l’obiettivo di rendere le zone rurali europee più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040. Si tratta di una piattaforma di collaborazione che riunisce istituzioni, autorità locali, imprese, associazioni e cittadini per progettare politiche condivise, promuovere la partecipazione delle comunità e sostenere azioni concrete capaci di migliorare la qualità della vita nei territori rurali.
Il riconoscimento come buona pratica dal Rural Pact conferma dunque la validità di STARLIGHT come progetto capace di affrontare sfide cruciali per le aree rurali, come lo spopolamento e la disoccupazione giovanile, trasformando le criticità legate all’inquinamento luminoso in opportunità di crescita economica e sociale. La selezione tra le buone pratiche europee dimostra come l’astroturismo nelle aree rurali possa essere un esempio replicabile per altri territori, contribuendo a diffondere modelli di turismo sostenibile e innovativo.
Il progetto, inoltre, ha dimostrato l’efficacia di un approccio modulare: dalla formazione digitale iniziale fino alle esperienze sul campo, ogni fase ha permesso ai partecipanti di acquisire competenze e trasformarle in idee imprenditoriali, grazie anche al supporto di esperti locali.
Formazione e impresa: una nuova visione per il turismo rurale
STARLIGHT ha offerto un percorso di formazione interdisciplinare a oltre 50 giovani tra i 18 e i 30 anni e a professionisti del settore turistico, con l’obiettivo di fornire competenze pratiche e teoriche utili a sviluppare attività di astroturismo nelle aree rurali.
Tra i principali strumenti messi a disposizione dal progetto:
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Un Toolkit didattico online e open source, composto da 92 unità suddivise in tre sezioni: cultura e stelle (“Passion of the People”), impatti dell’inquinamento luminoso (“Bright Side of the Night”) e astronomia moderna (“Stardust and Eternity”);
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Una serie di webinar internazionali con esperti del settore ambientale, scientifico e turistico;
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Tre Summer School residenziali in Bulgaria, Italia e Spagna, con attività sul campo e sviluppo di proposte progettuali in chiave astroturistica;
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Due guide pratiche per la creazione di imprese turistiche e la replicabilità delle attività formative.
L’astroturismo nelle aree rurali diventa realtà
Grazie al progetto STARLIGHT, sono stati elaborati oltre 20 concept turistici innovativi, tra cui tour sotto le stelle, workshop culturali e campagne di sensibilizzazione sull’inquinamento luminoso. Diversi progetti sono stati concretamente realizzati a livello locale, coinvolgendo comunità, enti pubblici e operatori economici.
Questi risultati dimostrano come l’astroturismo nelle aree rurali possa diventare un’opportunità concreta per i giovani e uno strumento efficace per promuovere la sostenibilità ambientale, la valorizzazione dei territori e la diversificazione dell’offerta turistica. Risultati che hanno contribuito a far inserire STARLIGHT tra le buone pratiche del Rural Pact, confermando come l’astroturismo nelle aree rurali possa diventare un’opportunità concreta per i giovani e uno strumento efficace per promuovere la sostenibilità ambientale, la valorizzazione dei territori e la diversificazione dell’offerta turistica.
Un modello replicabile per altri territori rurali
Uno degli aspetti più significativi di STARLIGHT, e motivo per cui è stato selezionato come buona pratica dal Rural Pact, è la replicabilità del modello. I materiali formativi, le guide e il format delle Summer School sono disponibili gratuitamente e possono essere adottati da altri territori interessati a sviluppare l’astroturismo nelle aree rurali come leva per la crescita sostenibile.
Con un budget complessivo di oltre 330.000 euro, il progetto si è chiuso nel gennaio 2025, lasciando un’eredità concreta in termini di strumenti, reti e buone pratiche. Per il GAL EVV, STARLIGHT rappresenta un esempio virtuoso di come la tutela dei cieli notturni possa diventare il motore di nuove economie locali, offrendo ai giovani opportunità di lavoro innovative e sostenibili e ponendosi come riferimento a livello europeo.