ll GAL Escartons e Valli Valdesi srl ha pubblicato il bando pubblico Op. 16.3 – Misura 16, Operazione 3 ” Organizzazione di processi di lavoro comuni e servizi di turismo rurale – Studi di fattibilità per la creazione di progetti di comunità” prot. 138, con scadenza il 28/02/2023 ore 12,00.

La premessa – il dossier i luoghi della comunità

Nel ricco dossier “Luoghi della Comunità” a cura di Uncem Piemonte (https://uncem.it/dossier-uncem-sui-luoghi-di-comunita/) si possono trovare numerosi spunti che aiutano a comprendere appieno la scelta del GAL Escartons e Valli Valdesi di supportare la costituzione di imprese di comunità sul suo territorio, andando a curvare un bando immaginato 7 anni fa a favore delle profondamente mutate necessità del territorio. Il presidente UNCEM Roberto Colombero riporta correttamente che “Nei nostri paesi dobbiamo creare luoghi fisici e di facile riconoscimento da parte delle comunità. Un fulcro di opportunità che risulti così essere un riferimento importante per i cittadini, in particolare nei paesi a rischio desertificazione commerciale. “Le case della comunità” – unendo spazi di vendita, acquisto, servizi, identificazione, socializzazione, somministrazione – sono un’opportunità moderna per lo sviluppo locale, forte dell’innovazione e della ricerca applicata a nuovi stili di vita e di organizzazione delle attività economiche dei territori.”

Si ritrova nel medesimo dossier da parte di Antonio De Rossi e Laura. Mascino il riferimento alla pandemia o più in generale alle trasformazioni di visione culturale, quali “motori che stanno portando a una ridefinizione di temi rilevanti come la socialità delle comunità o i servizi di welfare territoriali”. ll tema delle imprese di comunità quindi “non concerne solo le forme e le tipologie dei servizi, ma le stesse culture organizzative e forme di gestione. In tutto questo la dimensione fisica e spaziale non è indifferente. Questo è un tema che sovente viene dimenticato o sottovalutato, pensando che il dato centrale e importante sia essenzialmente l’erogazione dei servizi. Le più interessanti e innovative sperimentazioni in atto sul territorio italiano ed europeo mostrano invece come la componente localizzativa, la capacità di instaurare relazioni con l’intorno territoriale, la qualità degli interventi giochino un ruolo decisivo e strategico nei percorsi di rivitalizzazione e rigenerazione”

Infine, Giovanni Teneggi sottolinea come occorrano “Imprese (proprio nel senso di PMI) Generative di Comunità (IGC) capaci di applicare un modello societario, spaziale, organizzativo, di business e commerciale lucido e rigoroso. Non sarà più un bar e nemmeno potrà dirsi un centro sociale. Il suo codice ATECO non potrà essere unico e ne avrà più di uno prioritario. La sua funzione multipla. La sua proprietà comune. Se ne interesseranno insieme gli assessori al commercio, al welfare e ai giovani

I progetti di comunità

Le imprese di comunità costituiscono un modello di innovazione sociale dove i cittadini sono produttori e fruitori di beni e servizi, che crea sinergia e coesione in una comunità, mettendo a sistema le attività di singoli cittadini, imprese, associazioni e istituzioni rispondendo così ad esigenze plurime di mutualità: essa deve avere come esplicito obiettivo, quello di produrre vantaggi a favore di una comunità alla quale i soci promotori appartengono o che eleggono come propria. Questo obiettivo deve essere perseguito attraverso la produzione di beni e servizi che incidano in modo stabile e duraturo sulla qualità della vita sociale ed economica della comunità. Non contano dunque la tipologia dell’impresa  (cooperativa di lavoro, di utenza, sociale, mista, ecc; impresa sociale, ecc.) o la tipologia delle attività svolte, quanto piuttosto la finalità di valorizzare la comunità di riferimento. Le imprese di comunità si configurano dunque strumenti necessari a rivitalizzare ed accrescere le opportunità di sviluppo dei territori, realizzabile solo attraverso il coinvolgimento diretto della popolazione e la partecipazione “proattiva” degli Enti locali (M. Pianetta – ANCI).

Analisi dei fabbisogni sul territorio del GAL EVV

Il GAL EVV investe nelle comunità e lavora per fornire strumenti e informazioni utili alla concretizzazione di progetti pensati e partecipati dalla comunità che possano influenzare positivamente la possibilità di viverla. A questo proposito pubblichiamo il risultato del lavoro di analisi dei fabbisogni realizzata dalla cooperativa NEMO Nuova Economia in Montagna su incarico ed in collaborazione con il GAL EVV grazie al sostegno finanziario della Camera di Commercio di Torino.

Obiettivo del documento è fornire una panoramica sull’accesso ai servizi alla popolazione in area GAL e mettere a disposizione di chi progetta una base di evidenza da cui partire.

Il documento è scaricabile a questo link > GALeotte saranno le valli_Analisi dei fabbisogni

Il percorso di Capacity Building

Il bando è uno strumento di finanziamento pensato dal GAL come sinergico e parallelo al percorso di capacity building per le nuove imprese di comunità. Partecipare al percorso, infatti, è condizione necessaria per poter accedere al bando. Scopri di più alla pagina dedicata